40esimo anniversario della morte del Capo della squadra mobile Boris Giuliano

SERGIO MATTARELLA PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA


Oggi ricorre il 40esimo anniversario della morte del capo della squadra mobile Boris Giuliano, ucciso il 21 luglio 1979 dal killer di Cosa nostra Leoluca Bagarella mentre si trovava nel bar Lux in via Francesco Paolo Di Blasi a Palermo. lLa Repubblica si inchina nel ricordo di Boris Giuliano, funzionario della Polizia di straordinarie capacità, servitore dello Stato fino al punto di pagare con la vita il coerente impegno per la legalità e la giustizia – si legge in una nota del Quirinale -In questo giorno di memoria desidero esprimere vicinanza e solidarietà ai familiari, a chi ha potuto conoscerlo e apprezzarlo, ai colleghi che hanno continuato con lo stesso coraggio l’azione di contrasto alla mafia e al crimine organizzato”. Il capo dello Stato ha poi ricordato come Giuliano” è stato assassinato perché, grazie alle sue qualità investigative e all’efficacia di metodologie innovative, aveva inferto duri colpi a Cosa nostra, svelando catene di comando e portando alla luce legami internazionali, che sostenevano il traffico della droga”.  “Il ricordo di Boris Giuliano rafforza la consapevolezza del valore della legalità come condizione di libertà e di coesione sociale e, con essa,l’impegno responsabile dell’intera comunità nazionale per giungere al definitivo sradicamento del criminale fenomeno mafioso”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricorda Boris Giuliano:«14.610 giorni di assenza, 40 anni …una vita intera in cui sono stati compiuti atti, scelte , vita, studio , passione, amore … sono nati figli meravigliosi…. eppure l’assenza è stata sostituita da presenza piena di orgoglio, il dolore acuto da un dolore sordo interiore e la sofferenza dalla speranza che morire non è stato vano e che questa terra un giorno sarà bellissima». Sono le parole di Selima Giuliano, la figlia minore di Boris Giuliano.
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