San Valentino: protettore degli innamorati.

San Valentino nacque nel 176 d.C. a Interamna Nahars, l’antica Terni. Nato da una famiglia patrizia e convertitosi al cristianesimo, alla tenera età di 21 anni, nel 197, fu consacrato vescovo della città di Terni dal Papa San Feliciano. Le fonti agiografiche non ci rivelano molte informazioni sulla sua vita e in alcuni casi la sua biografia è condita da aneddoti sospesi tra storia e leggenda. Di certo sappiamo che più volte subì persecuzioni, distinguendosi sempre per integrità e coraggio. È il caso dell’episodio occorso al tempo del regno di Claudio II il Gotico (268-270) durante il quale gli fu intimato dallo stesso imperatore di sospendere le celebrazioni religiose e di abiurare alla propria fede; di fronte a tale richiesta, il Vescovo ternano rifiutò, ma gli fu risparmiata la vita. Fu decapitato il 14 febbraio 273, a 97 anni. Valentino era odiato dal governo di Roma a causa della sua popolarità come vescovo cristiano e per il fatto di essere stato il primo religioso a celebrare le nozze tra un pagano, di nome Sabino, e una cristiana, chiamata Serapia.

Molto probabilmente, fu proprio questo gesto di unione tra due innamorati a costargli la vita. Il sangue versato da Valentino in difesa dei fidanzati e degli innamorati, permise alla Chiesa di inaugurarne la festività in sostituzione di quella pagana, dei Lupercalia,che si celebrava il 15 febbraio in onore del dio Fauno, quale protettore delle greggi, ed era legata alla purificazione dei campi e ai riti di fecondità. La Chiesa, infatti, nel tentativo di sostituire i riti delle feste pagane ormai radicate nella popolazione, con celebrazioni cristiane decise di anticipare la festività al 14 di febbraio (data della morte di San Valentino), attribuendo al martire ternano la capacità di proteggere i fidanzati e gli innamorati che si preparavano al matrimonio e ad un’unione benedetta dai figli. Il valore dell’amore, quello stesso che spinse Valentino a morire per gli altri, un amore che ci parla anche di rinuncia e di sacrificio. La più antica notizia sul culto di San Valentino di Terni (Umbria, Italia) è riportata nel Martirologium Ieronymianum, un documento ufficiale della Chiesa universale attribuito a San Girolamo e compilato probabilmente tra il 431 e il 450, dove compare per la prima volta il nome e l’anniversario della morte del santo ternano. Le coordinate storiche offerteci dal Martirologio Geronimiano, ci indicano la data della sua dipartita, attestata attorno al 273 d.C. Una lunga vita dunque, spesa quasi totalmente per la giovane Chiesa nascente e terminata, per amore di Cristo, con il martirio.

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