La consegna del “Ventaglio” da parte dell’Associazione Stampa Parlamentare al Presidente Mattarella

Si è svolta, al Palazzo del Quirinale, la tradizionale cerimonia di consegna del “Ventaglio” al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, da parte del Presidente dell’Associazione Stampa Parlamentare, Marco Di Fonzo, alla presenza dei componenti del Consiglio direttivo, in occasione dell’incontro con i componenti dell’Associazione Stampa Parlamentare, i Direttori dei quotidiani e delle agenzie giornalistiche e i giornalisti accreditati presso il Quirinale degli aderenti dell’Associazione e di personalità del mondo del giornalismo. Dopo l’intervento del Presidente Di Fonzo, il Presidente Mattarella ha pronunciato un discorso ,rimarcando l’importanza dell’UE. “Appare sempre più evidente l’importanza capitale del non isolarsi. Non c’è futuro al di fuori dell’Unione Europea. Di fronte alle grandi questioni e numerose sfide, tutte di carattere globale, in un modo sempre più condizionato da grandi soggetti, i singoli paesi dell’Unione si dividono tra quelli che sono piccoli e quelli che non hanno ancora compreso di esser piccoli anche loro. L’ho detto anche ai Capi di stato e di governo dell’Unione in occasione dei sessant’anni dei Trattati di Roma. Ma di questi aspetti, relativi alla nostra posizione nell’Unione Europea e nella comunità internazionale, ho parlato ampiamente ieri, alla Conferenza dei nostri ambasciatori nei vari Paesi del mondo. Sottolineo soltanto che è di grande rilievo aver evitato l’apertura di una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia.

 

È stata una scelta saggia quella di mantenere con le istituzioni di Bruxelles un rapporto costruttivo, di confronto dialogante. La solidità dell’economia italiana, i provvedimenti assunti dal Governo e gli intendimenti manifestati a seguito dell’intesa con la Commissione Europea, con l’impegno a tenere i conti in ordine, hanno incontrato la fiducia dei mercati finanziari, con lo spread sceso notevolmente e la borsa in buona salute. Condizione questa che riduce per l’Italia il costo degli interessi sui nostri titoli pubblici e incoraggia gli investitori italiani e d’oltre confine. Prima di ricevere il ventaglio da parte del presidente dell’Associazione stampa parlamentare, Marco Di Fonzo, Mattarella ha voluto dare il suo messaggio proprio a giornalisti e operatori dei media: “Sono innanzitutto i cittadini a dover essere protagonisti. È grazie a essa che possono formarsi un’opinione consapevole e liberamente critica. I giornalisti, per la professionalità e deontologia che caratterizza la loro funzione, devono agire con indipendenza e rigore nell’alimentare credibilità e fiducia nell’assolvimento del loro ruolo di servire i governati, e non i governanti”. Il capo dello Stato ha aggiunto: “Gli editori che hanno l’impegnativo compito di far quadrare i conti e sanno di scommettere su un settore vitale della democrazia, hanno titolo a ricevere concreta attenzione da parte delle istituzioni”. Ricordando che “il Quirinale non compie scelte politiche” e che, quindi, non può intervenire sull’operato dei governi in carica, se non come “arbitro garante della rete istituzionale” che può “richiamare al senso delle istituzioni”, Mattarella ha però voluto ribadire che sia in campo europeo che interno, è sempre importante, per il bene delle istituzioni, mantenere equilibrio e un clima di collaborazione: “Si è conclusa una lunghissima campagna elettorale e ha prodotto divergenze, contrapposizioni e forti tensioni fra le forze politiche e dentro la maggioranza – ha continuato – Altri appuntamenti elettorali si prospettano. Va costantemente tenuto presente che le istituzioni della nostra Repubblica hanno bisogno di un clima di fattiva collaborazione, per decisioni sollecite e tempestive, per un buon andamento della vita nazionale”.

Nel corso del suo discorso, il Capo dello Stato ha anche ricordato e sottolineato l’importanza dell’indipendenza della magistratura: “Il prestigio e l’autorevolezza della magistratura sono essenziali per la Repubblica, un elemento basilare della Costituzione. La magistratura, nella sua storia e nel suo impegno, manifesta di essere pienamente in grado di assicurare rigore e piena imparzialità nelle decisioni. Anche su questa base va riaffermato con decisione che l’indipendenza della magistratura è un elemento basilare della Costituzione e comporta il rispetto delle sue decisioni”.

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