San Giorgio: la memoria della Chiesa e i regali speciali di Papa Francesco in tempo di COVID- 19

SAN GIORGIO MARTIRE

San Giorgio nasce tra il 275 e il 285 in Cappadocia, una regione della Turchia odierna, figlio di Policromia, una donna cappadoce, e di Geronzio, di origini persiane. Educato alla religione cristiana dai genitori, si trasferisce in Palestina per poi entrare a far parte dell’esercito dell’imperatore Diocleziano: sotto le armi dimostra di essere un soldato abile e valoroso, così da guadagnare il diritto di entrare nella guardia del corpo di Diocleziano e ottenere il grado di ufficiale delle milizie. Il 23 aprile del 303, Giorgio muore martire a Nicomedia. Proprio il 23 aprile è la data in cui la Chiesa cattolica celebra il santo. Secondo le fonti ritenute più attendibili, Diocleziano avrebbe convocato a sé settantadue re allo scopo di stabilire quali misure adottare nei confronti dei cristiani: San Giorgio, dopo avere donato tutti i propri averi ai poveri, si confessa cristiano di fronte alla corte, e rifiuta l’invito dell’imperatore di eseguire un sacrificio agli dei; quindi, viene picchiato e trasferito in carcere. Qui ha una visione di Dio, che gli predice tormenti per sette anni, la morte per tre volte e la resurrezione per tre volte. Il corpo di San Giorgio viene – secondo la leggenda – tagliato in due con una ruota piena di spade e di chiodi. Successivamente Giorgio resuscita facendo convertire Anatolio, magister militum, e tutti i suoi soldati, poi assassinati a colpi di spada. Dopo avere abbattuto gli idoli di pietra presenti in un tempio pagano con un sol soffio, converte l’imperatrice Alessandra, la quale viene in seguito martirizzata. Ancora, Giorgio resuscita, su invito del re Tranquillino, due persone morte da più di quattro secoli, facendole scomparire dopo averle battezzate. Condannato ancora a morte dall’imperatore Diocleziano, prega Dio di incenerire l’imperatore e i settantadue re: la sua richiesta viene esaudita, e a quel punto Giorgio si lascia decapitare, garantendo la massima protezione a chi si sarebbe occupato delle sue reliquie, che oggi si trovano nella città di Lod, in Israele, conservate in una cripta. Una delle leggende più celebri legate a San Giorgio è quella narrata nella Legenda Aurea, che racconta di come il cavaliere Giorgio sconfisse un drago.

La Chiesa oggi ricorda San Giorgio martire, giornata nella quale si festeggia l’onomastico di Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco che, invece di ricevere regali, li fa agli altri a conferma ancora una volta, ove mai ce ne fosse bisogno, la sua attenzione ad una umanità sofferente, ribadendo che  c’è più gioia nel dare che nel ricevere. Il dono del Pontefice è la consegna di respiratori e di materiale sanitario quindi mascherine, occhiali protettivi per i medici e gli infermieri, tute per le terapie intensive. A beneficiarne alcuni ospedali: quello della città di Suceava, in Romania, focolaio di coronavirus nel Paese, dove andranno 5 respiratori di ultima generazione; altri 2 andranno all’ospedale di Lecce, in Italia, e 3 a Madrid, in Spagna.

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