Tre buste esplosive recapitate a Roma: due donne ferite.

Tre buste esplosive sono state recapitate a Roma, due recapitate ai destinatari e una saltata in area nel centro postale prima della consegna, sull’accaduto indagano Polizia e Carabinieri. Le ipotesi formulate dalla procura di Roma sono attentato con finalità di terrorismo e lesioni personali. Tre donne sono state ferite, sia pure lievemente. La prima esplosione è avvenuta casualmente, domenica 1° marzo a tarda ora, nel Centro meccanografico postale di Fiumicino, quando una busta con le indicazioni di mittente e destinatario è caduta a terra e s’è aperta parzialmente. Un’impiegata l’ha raccolta e poggiata su una sedia, notando alcune riviste e una piccola scatola che evidentemente conteneva la carica che s’è innescata e ha fatto incendiare la sedia. La seconda destinataria: un’altra donna dipendente dell’Inail, che ha ricevuto la busta nella sua casa al quartiere Talenti. Quando l’ha aperta, dopo aver controllato che come mittente era indicata una persona a lei conosciuta, la busta ha preso fuoco, provocandole ustioni che fortunatamente sono state curate senza la necessità del ricovero. La terza donna colpita: una pensionata del quartiere Monte Mario che è rimasta leggermente ustionata lunedì sera, 2 marzo. Per il momento non sono stati stabiliti collegamenti fra i tre obiettivi prescelti dal misterioso postino. Tuttavia le modalità di confezionamento dei plichi sembrano uguali, particolare che fa pensare a un’unica regia. Le indagini avviate coinvolgano anche gli investigatori dell’Antiterrorismo.

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