L’impegno della Polizia di Stato contro il bullismo e il cyberbullismo

Sensibilizzare i giovani, le famiglie e i docenti è il compito che da molti anni ormai la Polizia di Stato si è prefissata di portare avanti per combattere il fenomeno; gli esperti della Postale hanno stilato una serie di suggerimenti per riconoscere i segnali di malessere manifestati dai ragazzi perché ogni cambiamento repentino e rapido di umore, un cattivo rendimento scolastico o la chiusura in sé stessi possono, in realtà, nascondere un disagio che merita di essere approfondito.

I ragazzi spesso non hanno un’adeguata consapevolezza di quanto i “dispetti” online, le prese in giro possano avere effetti dolorosi sugli altri. Va insegnato loro ad avere rispetto della privacy online e di essere riservati con le proprie immagini e quelle degli altri. La diffusione e la detenzione di materiale illegale è un pericolo reale. I ragazzi vengono continuamente aggiunti in gruppi di messaggistica istantanea da altri coetanei, conoscenti e amici. Non sempre prestano le dovute attenzioni alla natura di questi gruppi e alle foto e filmati che ci si scambia. È importante che sappiano che chiunque contribuisca a diffondere immagini sessuali e di violenza che riguardano bambini e ragazzi minorenni commette un reato.

Per i genitori è utile sapere le dinamiche del cyberbullismo: se prima alcune prese in giro avvenivano durante la ricreazione sotto gli occhi vigili delle insegnanti, oggi avvengono mentre i ragazzi sono collegati online, mentre scrivono sulla chat di classe con una forza aggressiva amplificata dagli effetti della viralizzazione e dell’opportunità di fare una comunicazione diretta a centinaia di persone contemporaneamente.

A tal proposito, la Campagna educativa della Polizia postale “Una vita da social” giunta alla IX edizione, mira a sensibilizzare i ragazzi sui pericoli della Rete: gli specialisti, a bordo di un truck allestito con un’aula didattica, cercano, con un linguaggio diretto ed efficace, di spiegare i fenomeni connessi alla violenza in Rete segnalandone non solo le implicazioni di carattere giuridico, ma anche gli effetti che possono avere sulla vita dei giovani.

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