Prestipino è il nuovo procuratore di Roma.

Michele Prestipino fino a ieri procuratore capo f.f. è considerato l’erede di Giuseppe Pignatone e, dopo il suo pensionamento, ha svolto le funzioni di ‘reggente’ della Procura romana in attesa della nomina del nuovo capo della Procura.  Oggi la scelta del Csm è caduta proprio su di lui. Michele Prestipino Giarritta, dopo quasi 10 mesi di incarico da ‘facente funzioni’, raccoglie il testimone di Pignatone alla guida dei pm della Capitale. La sua esperienza da pm inizia nel 1996, a Palermo, per diventare quindi nel 2008 procuratore aggiunto a Reggio Calabria, con lo stesso ruolo, nel 2013 nella Capitale. Ha 63 anni, ed è in magistratura dal 1984: ad inizio carriera, ha svolto funzioni di pretore ad Avezzano, poi di magistrato di sorveglianza a L’Aquila. La sua esperienza da pm inizia nel 1996, a Palermo, per diventare quindi nel 2008 procuratore aggiunto a Reggio Calabria, passato, con lo stesso ruolo, nel 2013 a Roma. Tra i processi di spicco di cui si è occupato alla Dda di Palermo, quello a carico di Totò Riina e Bernardo Provenzano  e ha portato alla cattura di decine di grandi latitanti, tra cui quella di Provenzano nel 2006. A Reggio Calabria, Prestipino ha coordinato le attività che hanno consentito una ricostruzione degli attuali assetti della ‘ndrangheta e dei rapporti tra le cosche reggine e quelle esistenti in Lombardia e in altre parti d’Europa e del mondo. Per quanto riguarda gli ultimi anni a Roma, il Csm ricorda nella sua delibera, in particolare il processo ‘Mafia Capitale’, oltre alle indagini sui Fasciani, gli Spada e i Casamonica.

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