Il Papa prega per le vittime del coronavirus e per i loro familiari.

Il Papa ha presieduto stamattina, a Casa Santa Marta, la Messa nella IV Domenica di Quaresima queste le parole del Papa nell’introdurre la celebrazione della Messa: In questi giorni, ascoltiamo le notizie di tanti defunti: uomini, donne che muoiono soli, senza poter congedarsi dai loro cari. Pensiamo a loro e preghiamo per loro. Ma anche per le famiglie, che non possono accompagnare i loro cari nel trapasso. La nostra preghiera speciale è per i defunti e i loro familiari.

Di seguito la trascrizione dell’Omelia del Santo Padre

Questo passaggio del Vangelo di Giovanni parla da sé stesso. È un annuncio di Gesù Cristo e anche una catechesi. Vorrei soltanto accennare una cosa. Sant’Agostino ha una frase che a me sempre colpisce: “Ho timore di Cristo quando passa”. Timeo Dominum transeuntem. “Ho timore che passi Cristo” – “Ma perché hai timore del Signore?” – “Ho timore di non accorgermi che è il Cristo e lasciarlo passare”. Una cosa è chiara: alla presenza di Gesù sbocciano i veri sentimenti del cuore, i veri atteggiamenti: vengono fuori. È una grazia, e per questo Agostino aveva timore di lasciarlo passare senza accorgersi che stesse passando.Qui è chiaro: passa, guarisce un cieco e si scatena lo scandalo. E poi esce il meglio delle persone e il peggio delle persone. Il cieco … stupisce la saggezza del cieco, come risponde. Era abituato a muoversi con le mani, aveva il fiuto del pericolo, aveva il fiuto delle cose pericolose che potevano farlo scivolare. E si muove come un cieco. Con un’argomentazione chiara, precisa, e poi usa anche l’ironia e si dà questo lusso. I dottori della Legge sapevano tutte le leggi: tutte, tutte. Ma erano fissi lì. Non capivano quando passava Dio. Erano rigidi, attaccati alle loro abitudini: lo stesso Gesù lo dice … attaccati alle abitudini. E se per conservare queste abitudini dovevano fare un’ingiustizia, non era un problema perché le abitudini dicevano che quella non era giustizia; e quella rigidità li portava a fare delle ingiustizie. Esce davanti a Cristo quel sentimento di chiusura. Soltanto questo: io consiglio a tutti voi di prendere oggi il Vangelo, capitolo 9 del Vangelo di Giovanni, e leggerlo, a casa, tranquilli. Una, due volte, per capire bene cosa succede quando passa Gesù: che vengono fuori i sentimenti. Capire bene quello che Agostino ci dice: ho timore del Signore quando passa, che io non me ne accorga e non lo riconosca. E non mi converta. Non dimenticatevi: leggete oggi una, due, tre volte, tutto il tempo che voi volete, il capitolo 9 di Giovanni.

Il Papa ha terminato la celebrazione con l’Adorazione e la Benedizione eucaristica, invitando a fare la Comunione spirituale. Di seguito la preghiera recitata dal Papa: Gesù mio, credo che sei realmente presente nel Santissimo Sacramento dell’altare. Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell’anima mia. Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. Come già venuto, io Ti abbraccio e tutto mi unisco a Te. Non permettere che abbia mai a separarmi da Te.

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