Roma. Al Caracalla Festival “La Traviata” firmata Daubnerová

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Il corpo e la malattia della protagonista sono il centro della messinscena. Il corpo distrutto di Violetta è una metafora della sua psiche, devastata dall’abuso sessuale infantile e dai successivi anni di prostituzione, che è diventata per lei un mezzo di sopravvivenza istintiva“.

Così la regista e performer slovacca Sláva Daubnerová descrive La traviata di Giuseppe Verdi, che mette in scena a partire da sabato 19 luglio alle 21 nello scenario delle antiche Terme, per il cartellone del Caracalla Festival 2025 ideato da Damiano Michieletto per l’Opera di Roma.

L’opera si basa sulla storia vera di Alphonsine Plessis, una ragazza di campagna francese vissuta nel XIX secolo, venduta dal padre all’età di 13 anni a un ricco scapolo settantenne che, dopo un anno, la manda via costringendola a cavarsela da sola.

Arrivata a Parigi a 16 anni ha già imparato che la bellezza e la femminilità delle giovani donne hanno un potere, sono risorse sulle quali si possono fare affari.

Traviata’ significa ‘decaduta’, quello che diventa Alphonsine, giudicata per le sue scelte che si discostano dalle norme sociali.

Violetta, la protagonista dell’opera, è l’archetipo della donna ‘caduta’.

“La storia – afferma Daubnerová – è raccontata dalla sua prospettiva. La narrazione si concentra sulla solitudine, sulla sofferenza per lo stigma sociale causato dalla sua malattia e dalla prostituzione, con molti momenti surreali, riferibili a un delirio premorte.

Anche il rapporto romantico ed erotico con Alfredo altro non è che un ultimo tentativo si sottrarsi alla morte, un istinto basilare che lega eros e thanatos”.

Avanguardista del teatro sperimentale slovacco, Sláva Daubnerová, attiva in tutta Europa, porta per la prima volta in Italia il suo linguaggio potente e autonomo, svincolato da etichette.

È considerata una pioniera dell’analisi del delicato tema della femminilità, e proprio per questo Damiano Michieletto ha voluto affidarle un titolo fortemente incentrato sulla figura di una donna come La traviata.


Ne La traviata realizzata a Caracalla è affiancata da Alexandre Corazzola per le scene, Kateřina Hubená per i costumi, Ermanno Sbezzo per le coreografie – che vedono impegnato il Corpo di Ballo della Fondazione capitolina diretto da Eleonora Abbagnato – e Alessandro Carletti per le luci. In scena anche il Coro diretto da Ciro Visco.

Sul podio è chiamato Francesco Lanzillotta, che all’Opera di Roma ha diretto con successo La sonnambula nel 2024, dopo L’elisir d’amore che, nel 2023, aveva segnato il debutto nella sua città natale.

Nel ruolo di Violetta è impegnata Corinne Winters;  Alfredo è incarnato da Piotr BuszewskiLuca Micheletti è Germont. 

Nelle repliche del 1° e 3 agosto Violetta è interpretata da Hasmik Torosyan e Alfredo da Oreste Cosimo. Il 27 luglio e il 2 agosto a vestire i panni di Germont è Gustavo Castillo
 

Dopo la prima di sabato 19 luglio, La traviata torna in scena alle Terme di Caracalla mercoledì 23 e domenica 27 lugliovenerdì 1°, sabato 2 e domenica 3 agosto.

Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21.

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