Il Presidente Mattarella inaugura il Campo dei Miracoli a Corviale

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato la sede del centro sportivo polifunzionale Valentina Venanzi nel quartiere Corviale di Roma, iniziativa di “Calciosociale Italia”.Il Presidente ha incontrato i volontari, i responsabili del progetto, i ragazzi e le famiglie e ha assistito alla cerimonia di inaugurazione del primo campo di calcio a 11, il “Campo dei Miracoli”, un nuovo spazio simbolo di inclusione sociale.Il Progetto “Calciosociale”, a carattere sportivo-sociale, opera in contesti giovanili ad alto rischio di emarginazione e propone attività educative e pedagogiche rivolte ai ragazzi e alle famiglie in un percorso di integrazione e legalità.Di seguito l’Intervento del Presidente Mattarella all’inaugurazione del nuovo campo di calcio a 11 all’interno del Centro Sportivo Valentina Venanzi, il “Campo dei Miracoli”, nell’ambito dell’iniziativa Calciosociale Italia:

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Corviale,in occasione dell’inaugurazione del nuovo campo di calcio a 11 all’interno del Centro Sportivo Valentina Venanzi, denominato “Campo dei Miracoli”, nell’ambito dell’iniziativa Calciosociale Italia. (foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Ho chiesto il permesso di dire due parole perché vorrei riprendere il clima che qui si respira.Sono lietissimo di essere qui con il Presidente della Regione, il Sindaco, il Sottosegretario Gabrielli, il Prefetto, con tante presenze che partecipano allo spirito di questa realtà e di questo quartiere.Abbiamo ascoltato molte cose dagli interventi, talmente interessanti che vorrei riprenderle tutte ma non saprei da dove cominciare. Però vorrei sottolineare una cosa importante: il contributo che questa realtà, questa struttura, questa iniziativa, questo complesso che raccoglie ragazzi dà per sentirsi a casa. Questa bellissima espressione, che poc’anzi abbiamo ascoltato, dà il senso di quello che è stato realizzato qui.Vorrei dire a Massimo Vallati, che ringrazio molto, che questa è una straordinaria manifestazione di quello che emerge di positivo dalla società, in collaborazione con le istituzioni, ma negli spazi che sono propri della società, della spontanea iniziativa delle persone che orienta e costruisce positivamente il modo di stare insieme.Abbiamo ascoltato tante cose di grande interesse, ma quello che mi pare sia emerso da quanto è stato detto qui, non soltanto sul calcio, alla presenza delle autorità del calcio del nostro Paese, e sul modo di interpretarlo, ma anche su quello che è il contributo di quanto qui è realizzato fornisce al quartiere, al territorio.Ci sono delle scritte splendide sul “vincere da grandi”, “passaggi per stare insieme, per dialogare”.In realtà il calcio è visto così, come un modo di intrecciare rapporti, relazioni, dialogare con rispetto reciproco rimuovendo quegli aspetti, che lei poc’anzi ha ricordato, negativi.Ragazzi ho anche saputo che una delle regole che applicate è che i rigori li possono calciare anche quelli più deboli: è una regola che se fosse stata applicata quando ero ragazzino io mi avrebbe permesso di battere qualche rigore, perché mi era regolarmente impedito.Quello che emerge da questo complesso di regole di modo di comportarsi è quello che poc’anzi ha detto così bene Massimo Vallati, in maniera trascinante, coinvolgente: l’importanza di fare del momento del gioco, dell’incontro, un luogo di amicizia che si sviluppa, che cresce, un luogo di rispetto reciproco fra tutte le persone, un moto di fiducia. Ecco questo è quello che emerge questa mattina.Questo “Campo dei Miracoli”, in cui si inserisce il campo a 11 adesso, è un luogo che esprime speranza, fiducia e concreta crescita sociale.È vero, lo sport fatto in questo modo, in questo modo di rispetto e di fiducia, crea non soltanto speranza, ma crea realtà concreta in cui si cresce. È un propellente alla crescita individuale e sociale di straordinaria importanza.Qualcuno mi ha ringraziato di essere qui, in realtà sono io che ringrazio voi per quanto state facendo, per quanto avete fatto, per quanto continuerete a fare.Come diceva poc’anzi Massimo Vallati, se i bambini apprendono, ricevono, fanno proprio questo criterio, questo modo di rapportarsi tra di loro, di collaborare, di aiutarsi vicendevolmente, questo consente loro in futuro di essere protagonisti in positivo della vita del nostro Paese.Non perdete queste abitudini, ragazzi. Non perdete questi criteri, aiutatevi sempre fra di voi, abbiate fiducia reciproca. Rispettatevi sempre tutti fra di voi. Perché se questo si afferma nella società, poi si afferma sempre anche tra gli adulti, si afferma anche nelle relazioni al mondo anche tra gli Stati. Il rispetto fra tutti e la collaborazione necessaria.Non vi prendo altro tempo perché l’importante è cominciare a giocare nel campo a 11. Ma vorrei dire a Massimo Vallati, è vero, oggi si inaugura non un campo da calcio ma una prospettiva. Ma vorrei correggere un po’, integrare e aggiungere: la prospettiva che in gran parte è già realizzata.Complimenti e auguri.

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