Santa Brigida: la Santa del giorno.

Santa Brigida di Svezia, al secolo Brigida Birgersdotter (Finsta, 1303 – Roma, 23 luglio 1373), è stata una religiosa e mistica svedese, fondatrice dell’Ordine del Santissimo Salvatore; fu proclamata santa da Bonifacio IX il 7 ottobre 1391.Patrona di Svezia dal 1º ottobre 1891 per volere di Leone XIII, dal 1º ottobre 1999 Giovanni Paolo II l’ha dichiarata compatrona d’Europa insieme a santa Caterina da Siena e santa Teresa Benedetta della Croce.Brigida nacque a Finsta, una cittadina svedese della regione dell’Uppland, da una famiglia aristocratica. La prima parte della sua vita fu quella di una laica felicemente sposata con Ulf Gudmarsson, Lagman a Närke. Dal suo matrimonio nacquero otto figli, la secondogenita fu Caterina, che, come lei, sarebbe stata canonizzata. Rimase vedova nel 1344.Nonostante il benessere del suo ceto sociale, Brigida, insieme al marito, il nobile Ulf Gudmarsson, studiò la Sacra Scrittura, fondò un piccolo ospedale e assistette i poveri. Sia lei che il marito divennero terziari francescani. Fu molto apprezzata anche per le doti pedagogiche, tanto che venne richiesto il suo servizio alla corte di Stoccolma: questo primo periodo della vita di Brigida si concluse con il pellegrinaggio a Santiago di Compostela.

Dopo la morte del marito, Brigida sentì la necessità di spostarsi dal suo paese natale per iniziare nuove missioni: lasciata la Svezia nel 1349, si stabilì a Roma assieme alla figlia Caterina. Arrivata a Roma insieme al confessore, al segretario Pietro Magnus e al sacerdote Gudmaro di Federico, alloggiò brevemente nell’ospizio dei pellegrini presso Castel Sant’Angelo. Fu quindi ospitata nel palazzo del cardinale Ugo Roger di Beaufort, fratello del Papa. Quest’ultimo non aveva ancora lasciato Avignone, quindi decise di mettere l’edificio a disposizione di Brigida, la cui fama era giunta anche alla Curia avignonese. Nella città Brigida si dedica alla cura dei meno abbienti e cerca di far ritornare Papa Urbano V da Avignone. Visitò molti luoghi italiani, soprattutto dove si trovavano reliquie di santi, come Milano, Pavia, Assisi, Bari, Ortona, Benevento, Arielli, Pozzuoli, Napoli, Salerno, Amalfi e il santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano. Nel 1367 sembrò che le sue preghiere si avverassero: il papa Urbano V tornò da Avignone. Tuttavia, la sua permanenza a Roma fu breve, perché nel 1370 ripartì per la Francia.

Brigida gli aveva predetto una morte precoce se l’avesse fatto: appena giunto ad Avignone, il 24 settembre 1370, il Papa morì. Durante il breve periodo romano, Urbano V concesse la sospirata approvazione dell’Ordine del SS. Salvatore e Caterina di Svezia ne diventò la prima Superiora Generale. Brigida continuò la sua pressione epistolare, a volte molto infuocata, anche con il nuovo pontefice Gregorio XI, che già la conosceva, affinché tornasse il papato a Roma, ma anche lui pur rimanendo impressionato dalle sue parole, non ebbe il coraggio di farlo. Ma anche Brigida, ormai settantenne, si avviava verso la fine. Ottenuto il benestare per il suo Ordine religioso, volle intraprendere il suo ultimo e più desiderato pellegrinaggio, quello in Terra Santa. L’ultimo pellegrinaggio la portò in Terra Santa tra il 1371 e il 1372, permettendole di recarsi negli stessi luoghi in cui predicò Gesù. A Gerusalemme si ammalò, aggravandosi successivamente; tornata a Roma, morì il 23 luglio 1373, assistita dalla figlia Caterina alla quale aveva affidato l’Ordine del Santissimo Salvatore. Fu sepolta inizialmente nella chiesa di San Lorenzo in Damaso, per essere poi trasferita nel monastero svedese di Vadstena, mentre alcune reliquie sono conservate a Roma, nelle chiese di San Lorenzo in Panisperna e di San Martino ai Monti. Brigida scrive di avere vissuto una straordinaria esperienza mistica, ricca di rivelazioni ricevute da Gesù, dalla Vergine Maria e da alcuni santi.

Tali rivelazioni furono dettate ai suoi padri spirituali e raccolte in seguito in otto volumi. Oggetto delle rivelazioni sarebbero anche i disegni di Dio sugli avvenimenti storici, i destinatari furono sia principi che pontefici. In esse non mancano dure ammonizioni in tema di riforma morale del popolo cristiano. In proposito Giovanni Paolo II ha scritto: “…riconoscendo la santità di Brigida, la Chiesa, pur senza pronunciarsi sulle singole rivelazioni, ha accolto l’autenticità complessiva della sua esperienza interiore”.

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