San Luca: Il Santo del giorno

San Luca Evangelista, compagno e collaboratore di San Paolo ma soprattutto autore del terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli, venerato nella Chiesa Cattolica, Ortodossa e Copta. Di lui sappiamo che nacque in Antiochia di Siria, da genitori pagani, imparando la scienza medica. Proprio per perfezionare le sue cognizioni, intraprese diversi viaggi nella Grecia e nell’Egitto, giungendo poi a Troade per esercitarvi la sua professione ma in questo luogo il Signore l’attendeva per un’altra missione più grande. Essendo passato di là l’apostolo Paolo a predicare il S. Vangelo, Luca, conquistato dalla verità, volle seguirlo nel sacro ministero e gli fu compagno fedelissimo fino alla morte. Verso il 60, mentre S. Paolo si trovava prigioniero a Cesarea, Luca scrisse, per divina ispirazione, il terzo Vangelo in lingua greca, che si distingue per la sua chiarezza ed eleganza…Vangelo dedicato a Teofilo, un famoso cristiano di Antiochia, pur essendo indirizzato, al contempo, a tutti i Cristiani e a tutti quelli che vogliono salvarsi, siano essi ebrei o pagani, dato che il Regno di Dio è aperto a tutti.Il Santo Evangelista si diede anche alla predicazione ed evangelizzò la Macedonia, la Dalmazia, l’Italia e la Gallia. Durante la prigionia di S. Paolo in Roma scrisse gli « Atti degli Apostoli » in cui narra la storia dei primi anni della Chiesa ed in particolare i viaggi di S. Paolo. L’Evangelista morì all’età di 84 anni e sarebbe stato sepolto a Tebe, capitale della Beozia. Secondo quanto riportato da S. Girolamo (De viri ill. VI, I), le sue ossa furono trasportate a Costantinopoli nella famosa Basilica dei Santi Apostoli.

Le sue spoglie giunsero poi a Padova, dove tuttora si trovano nella basilica di S. Giustina. Solo la testa è, invece, conservata a Praga. San Luca scrisse, per divina ispirazione, il terzo Vangelo in lingua greca, che si distingue per la sua chiarezza ed eleganza. Questo Vangelo come già detto è dedicato a Teofilo, ma nello stesso tempo è indirizzato a tutti i Cristiani e a tutti quelli che vogliono salvarsi, siano essi ebrei o pagani: il regno di Dio è aperto a tutti. Egli voleva dimostrare la bontà e la misericordia di Dio, e perciò racconta gli episodi e le parabole più commoventi. Eloquentissime sono le parabole del buon samaritano, della pecorella smarrita, del fariseo e del pubblicano, di Zaccheo e del figliuol prodigo, che ci manifestano l’infinita misericordia di un Dio morto per noi sulla croce e che perdona agli stessi suoi crocifissori: « Padre, perdona loro, perché non sanno quel che fanno ».Il santo evangelista si diede anche alla predicazione ed evangelizzò la Macedonia, la Dalmazia, l’Italia e la Gallia. Durante la prigionia di S. Paolo in Roma scrisse gli «Atti degli Apostoli» in cui narra la storia dei primi anni della Chiesa e particolarmente i viaggi di S. Paolo. Ma la tradizione ci dice che S. Luca, oltre che medico, era pure pittore. Devotissimo della Madonna, è tra gli Evangelisti quello che ne parla più diffusamente. Non può non averla vista, non averle parlato: lo dimostrano anche le belle immagini della Vergine che ci furono tramandate sotto il suo nome.

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