San Federico: il ricordo della Chiesa

San Federico, è il santo che viene celebrato nella giornata di oggi, sabato 18 luglio.Federico fu vescovo di Utrecht dall’820 circa alla morte. Nipote del re dei Frisi Radbodo, fu ordinato prete della diocesi di Utrecht e fu incaricato dell’educazione dei catecumeni: succedette nell’episcopato al vescovo Ricfrido e si occupò del completamento dell’evangelizzazione dei Frisi, della quale incaricò sant’Odulfo (che fu poi il suo biografo); fu anche consigliere dell’imperatore Ludovico il Pio.Secondo una tradizione, fu assassinato mentre celebrava la messa dai sicari dell’imperatrice Giuditta di Baviera (seconda moglie di Ludovico), di cui aveva pubblicamente condannato i costumi; per altri, fu ucciso dai pagani dell’isola zelandese di Walcheren che si opponevano alla sua missione: è per questo venerato come martire. È vissuto in età carolingia, nel IX secolo, ma la maggior parte di quel che sappiamo di lui lo dobbiamo a un monaco dell’anno Mille, Otberto, che scrisse una storia della sua vita.Nacque alla fine dell’VIII secolo ed era di origine anglosassone. Il suo nome, in lingua germanica, significa “Signore della Pace”, ma il suo motto sembrava essere quello che già i Romani conoscevano: si vis pacem para bellum, se vuoi la pace prepara la guerra.Si può considerare l’evangelizzatore dell’Olanda. Fu eletto vescovo della città di Utrecht anche con l’appoggio dell’imperatore Lodovico il Pio.

Un infaticabile evangelizzatore che non si fermava davanti a niente per diffondere nuovamente il Cristianesimo in Frisia, la fascia costiera tra Olanda e Danimarca, devastata dalle conseguenze dell’invasione dei Vichinghi. Ebbe il fiuto di riconoscere un Sant’Odulfo in un anonimo monaco del monastero di San Martino, e lo spedì ad evangelizzare la zona di Stavoren. Una caratteristica del vescovo Federico era il non farsi nessuno scrupolo di chiamare le cose con il loro nome, e, se necessario, di combatterle a viso aperto . Ma la sua voce scomoda non risparmiò nessuno; nemmeno lo stesso imperatore Lodovico. Questi aveva sposato nell’819 Giuditta di Baviera nonostante la prima moglie Ermengarda di Hesbaye, che pure gli aveva dato sei figli (compresi i futuri Lotario e Ludovico il Germanico), fosse ancora viva. Il vescovo di Utrecht, nonostante dovesse proprio a Ludovico la sua cattedra, non ebbe esitazione a denunciare pubblicamente l’ingiustizia subita da Ermengarda. La censura dello scandalo di corte gli costò la vita: l’imperatore, che notoriamente di “pio” aveva solo il soprannome, lo fece uccidere proprio la notte del 18 luglio.Fu sepolto nella chiesa del Santissimo Salvatore a Utrecht. Del suo corpo, oggi rimane solo la testa, custodita nel reliquiario d’oro e d’argento che il vescovo Folkert di Utrecht fece cesellare nel 1362.

error: Contenuto protetto!