Il Beato Carlo de Foucauld sarà Santo: riconosciuto il miracolo.

Il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza il Cardinale Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante l’Udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la stessa Congregazione a promulgare i Decreti riguardante il miracolo, attribuito all’intercessione del Beato Carlo de Foucauld (detto Carlo di Gesù), Sacerdote diocesano; nato a Strasburgo (Francia) il 15 settembre 1858 e morto a Tamanrasset (Algeria) il 1° dicembre 1916; Il 15 settembre 1858, a Strasburgo in Francia, nasce Charles de Foucauld (Fratel Carlo di Gesù). Rimasto orfano a 6 anni, viene cresciuto assieme a sua sorella Marie dal nonno. Nell’adolescenza si allontana dalla fede. Conosciuto come amante del piacere e della vita facile, rivela, nonostante tutto, una forte e costante volontà nei momenti difficili. Intraprende una pericolosa esplorazione in Marocco (1883-1884). La testimonianza della fede dei musulmani risveglia in lui questo interrogativo: Ma Dio, esiste ? «Mio Dio, se esistete, fate che Vi conosca ». Rientrato in Francia, colpito dalla discreta ed affettuosa accoglienza della sua famiglia, profondamente cristiana, si mette in ricerca e chiede ad un sacerdote di istruirlo. Guidato da Don Huvelin ritrova Dio nell’ottobre del 1886.Ha 28 anni. « Come credetti – che c’era un Dio, compresi che non potevo far altro che vivere per Lui solo ».Un pellegrinaggio in Terra Santa gli rivela la sua vocazione: seguire ed imitare Gesù nella vita di Nazareth. Vive 7 anni alla Trappa, prima a Nostra Signora delle Nevi, poi ad Akbès in Siria. In seguito vive solo, nella preghiera, nell’adorazione, in una grande povertà, presso le Clarisse di Nazareth. Ordinato sacerdote a 43 anni (1901), nella Diocesi di Viviers, si reca nel deserto algerino del Sahara, prima a Beni Abbès, povero tra i più poveri, poi più a Sud a Tamanrasset con i Tuaregs dell’Hoggar. Vive una vita di preghiera, meditando continuamente la Sacra Scrittura, e di adorazione, nell’incessante desiderio di essere, per ogni persona il « fratello universale », viva immagine dell’Amore di Gesù.« Vorrei essere buono perché si possa dire: Se tale è il servo, come sarà il Maestro? ». Vuole « gridare il Vangelo con la sua 14 vita». La sera del 1° dicembre 1916 è ucciso da una banda di predoni di passaggio. Il suo sogno è sempre stato quello di condividere la sua vocazione con altri: dopo aver scritto diverse regole di vita religiosa, ha pensato che questa « Vita di Nazareth » potesse essere vissuta da tutti ed ovunque. Oggi la « famiglia spirituale di Charles de Foucauld » comprende diverse associazioni di fedeli, comunità religiose ed istituti secolari di laici o sacerdoti sparsi nel mondo intero. „Avere veramente la fede, la fede che ispira tutte le azioni. Quella fede nel soprannaturale che dappertutto ci fa vedere soltanto lui, che toglie al mondo la maschera e mostra Dio in tutte le cose, che fa scomparire ogni impossibilità, che rende prive di senso parole come inquietudine, pericolo, timore, che fa camminare nella vita come un bambino attaccato alla mano della mamma.“ Scriveva il futuro Santo Charles De Foucauld. Tra le sue eredità, anche una bellissima preghiera di abbandono nelle mani di Dio, che riportiamo:

Padre mio,

io mi abbandono a te,

fa di me ciò che ti piace.

Qualunque cosa tu faccia di me

Ti ringrazio.

Sono pronto a tutto, accetto tutto.

La tua volontà si compia in me,

in tutte le tue creature.

Non desidero altro, mio Dio.

Affido l’anima mia alle tue mani

Te la dono mio Dio,

con tutto l’amore del mio cuore

perché ti amo,

ed è un bisogno del mio amore

di donarmi

di pormi nelle tue mani senza riserve

con infinita fiducia

perché Tu sei mio Padre.

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